venerdì 31 maggio 2013

Mani che hanno scelto me.

Arriva giugno, tra le foglie cadute come se fosse autunno, tra gli uccelli che migrano altrove come fosse inverno. Un muro e dietro tante chiacchiere su come passare il weekend. Fiori sul pavimento come fosse una festa che nessuno conosce ma deve arrivare. Dentro lo stomaco il vuoto del silenzio e in lontananza le macchine che sfrecciano da una parte e dall'altra. Chissà che fretta hanno le persone al volante. I marciapiedi solitari di un viale illuminato e le prima luci della sera fanno da cornice. Sembra tutto un trampolino di lancio, questa città. I barboni aspettano che passi il camper del piatto caldo della sera come se aspettassero una grazia divina. Gli occhi loro s'incendiano di speranza davanti a un piatto di pasta, ad un pezzo di pane. La vita scoppia dentro le mani stanche e affaticate di una giornata che nessuno di loro si è scelto. Un bianco e nero sbiadito che si scioglie nel pianto di un coraggio sempre in attesa. Milioni di persone che si cercano tra lo sguardo perso di altra gente, la comprensione, la compassione. Non c'è compassione verso il vicino che soffre per la strada. Parole su parole che crediamo ci possano rendere felici mentre gli unici gesti a noi conosciuti sono l'indifferenza delle mani nelle tasche. Ecco perché odio le tasche. Lascio le mie mani sempre libere a penzolare per aria nello spazio infinito che mi separa dalla tua mano. Goccia su goccia il tempo si dissolve e grazie al suo fluire mutano le stagioni, indossiamo colori diversi, abiti vecchi o nuovi. Il rumore di una moto interrompe il silenzio magicamente creato per un pensiero lontano. Il rombo di un motore che da quell'idea dell'andare lontano. Partire, scoprire nuove maree. La mano sinistra sul braccio destro stretta in una morsa che finge un'abbraccio. Quegli occhi fissati su di te anche da lontano ricordando quanto splendano solo nel vederti guardare la televisione sul divano. Le mani tra i capelli come se stessi accarezzando il grano nei campi durante la mietitura. Il tuffo in acqua il giorno di ferragosto, con quel caldo e quel sole, e questa è la sensazione che ho accanto a te. Quel bacio a mezzanotte, quel bacio della buonanotte. E ancora un tuffo immaginando il caffè che ci sveglia al mattino, la spesa il venerdì sera, il carrello e le risate un po' imbranate. L'amore. Attendi l'amore per anni, speri che arrivi sempre durante tutta una vita e poi? -poi in un giorno come tanti : "è te che voglio, io ho scelto te". Essere scelti. Il grande dono della vita, essere scelti per ciò che si è. Mani custodite questo essere state scelte fra tante. Mani che hanno ricevuto l'oro nelle mani. Mani che tremano ad essere le SUE MANI. Mani che di amore più ne ricevete e più non si stanca di darvene. E sempre di colpo è Amore. Amore tra le mani, amore che si respira, amore che pulsa nelle vebe silenzioso e che fa rumore come un tuono durante la notte. Mani che non si stancano. 

Grazie alle tue mani, e al tuo cuore, ma sopratutto a te. Tu mi hai scelta. 

sabato 11 maggio 2013

Love is a mistery❤

Sono le 22 di una giornata piccola persa tra i desideri e i sogni di un giorno nuovo che presto avrà inizio. Ripenso a questi mesi e guardando indietro non riesco a trovare altro che un sorriso. Il suo. Tra gli applausi finti e quelli che muovono dal cuore continuo a sorridere e il cuore che batte forte perché niente ha reso una vita speciale come quel sorriso. Appena sveglia con gli occhi socchiusi scorge quel buongiorno dolce che sa di mare; i fondali del mare, quelli più profondi, quelli che non tutto osano vedere, i più verdi e i più delicati. Le barriere coralline che dipingono i fondali d'arte, di magia. Ecco, quel sorriso, quel sogno che comincia quando ti svegli con un bacio d'amore. Posti nascosti, sereni, posti che sanno di buono e che nessuno può rovinare. C'è un posto caldo che si chiama con un nome strano e che non riuscirò mai a pronunciare e a trascrivere, si trova vicino Bali ed è un isola molto piccola dove il mare è silenzioso e i rifugi sono delle oasi piene di vita e colori. Ecco, in quel posto scrivere diventa sicurezza e amare diventa una promessa. Troppa gente pensa all'amore commerciale lasciando che quel dono gli sfugga dalle mani in un batter d'ali. Ho creduto che se ami una cosa devi toccarla come se stessi componendo una sinfonia al pianoforte, in modo leggero, soave, delicato, con l'anima. Amare è toccare l'altro con la propria anima, il resto viene dopo. Molto dopo. Socchiudo gli occhi e il desiderio fisico di ascoltare il suo respiro diventa necessità che cresce attimo dopo attimo. Il cuore si placa solo quando le nostre anime si ricongiungono in una cosa sola. Nel frattempo bramose si vedono in sogno, nello spazio temporale di una melodia sconosciuta agli orecchi sordi della povera gente. 
In un porto ti Amo. La dove approdano le navi, la dove qualcuno decide di fermare il suo viaggio,dove getta le ancore e inizia la vita. Nell'incertezza del domani io ti Amo. Nel dubbio della vita, la decido di fermarmi, di accendere tutte le luci della casa del cuore, e al ritorno ti aspetteranno le lucciole, e le lanterne sempre accese perché tu non possa inciampare nel buio della delusione. La strada che preparo sarà sempre piena di alti e bassi ma cercherò di seguirla prima di te per far si che al tuo arrivo niente possa farti inciampare. Alle cose perfette si regalano sogni degni di grandi cieli. "Se la tua bellezza è furiosa e nobile è qualcosa che somiglia alla parte migliore di me".
Amore che rompe impetuoso ogni schema e ogni logica, amore che trema ogni volta che facciamo l'amore. Amore che somiglia alla bellezza del cielo riflesso nello scintillio del mare sotto una luna troppo invidiosa. Amore che suona melodie che fanno tremare le gambe. Amore che porta angelicamente la serenità del cuore e della mani. Nelle mani è racchiusa tutta la nostra vita anche quando non ce ne accorgiamo. Nelle mani ci sono i presentimenti, nelle mani ci sono i colpi che pariamo dalla vita ogni giorno, nelle mani c'è il desiderio di toccare, nelle mani c'è vita da scrivere e da raccontare, c'è musica da comporre e arte da produrre. Le mani sono il riflesso di ciò che siamo; grandi, piccole, ruvide o stanche. Le nostre mani applaudono i capolavori che ci lasciano senza fiato. Amore che mano nella mano mi fa tremare le gambe e l'animo. Immagina. Che il cielo sia vuoto e che tu lo debba riempire. Amore che ti regalerei i cieli aperti e le praterie sterminate. O forse no. Forse non basterebbe niente di meraviglioso, serve solo l'angolo inclinato tra le mie labbra e le tue per il nostro Bacio. 
Nelle strade, ogni cosa che respiro porta il suo nome, ogni mattone, ogni margherita, ogni lampione rotto, ogni passeggio di gente, tutto grida impetuoso il suo nome come a coinvolgere la mia testa in un turbinio di emozioni, mi sbatte in faccia tutto il suo nome, il nome del mio amato. Eh tutti mi sbattono qua e la portandomi ovunque. Baciami. Noi insieme . Il risveglio. Gli abbracci, le carezze. Noi siamo protagonisti del nostro amore e gli spettatori lagnanti girano intorno a me per ricordare al mio cuore che non esiste un mondo senza di te. Non posso immaginare un mondo senza di te. 
Non c'è vita nel creato se il tuo sorriso non c'è. 
Lacrime. Ancora. Ancora. La quiete dopo la tempesta, l'arcobaleno tra le dita dei piedi che si intrecciano alle tue caviglie, lo sentì questo rumore? Quello che dice love is a mistery, e quel mistero è racchiuso dentro il tuo stomaco. Nella parte più fragile di te ho deciso di rifugiarmi e restare li, in silenzio abbracciata a te. Nello stomaco dove passano tutti i sentimenti, dove sono racchiuse le tue rabbie, dove c'è il dolore dei sacrifici. La, nello stomaco mi aggrappo a te lasciando che tu tolga ogni armatura. Spogliati di ogni rabbia e lascia che il cuore guidi i tuoi passi sulle vie che desidera. I giorni di pioggia sono garantiti proprio come quelli di sole, e l'ombrello è già pronto per arrivare in tuo soccorso, per non lasciare che il tuo capo stanco si bagni ancora. 
Imparo a vivere. Ancora. Ancora. Grazie a quel sorriso che ho citato all'inizio. Il sorriso del cuore, quello imbarazzato, quello che mi fa venire voglia di uscire per le strade, gridare che la felicità sbatte impetuosa sul mio petto, la sua bellezza rende la mia vita nuova, mi insegna a essere migliore, mi fa battere le mani. Socchiudo gli occhi e ancora, posso vedere che anche la spiaggia è in grado di conservare alcune impronte. Le custodisce senza lasciare che il mare le sbiadisca. Le vedi? Tutte la, impronte nella sabbia dorata che aspetta l'estate. La calda estate del cuore. Quella dei baci salati, delle risate tra un tutto e l'altro, quelle che resti al tramonto attonito davanti alla bellezza delle cose da condividere. 
La tua bellezza nelle piccole cose, la tua bellezza nelle grandi cose. Saranno anche un cumulo di frasi senza senso ma è ciò che l'amore detta per te, per me. 
Quattro braccia che diventano una cosa sola, due corpi che diventano uno, sempre.
E la liberazione di sentirsi finalmente vivi, felici. L'essere senza pretendere, il dare per ricevere, le cartoline del cuore, le memorie dei posti lontani ma vicini, i baci che sembrano sempre troppo pochi. Sogni e ancora. Ancora sogni ancora forte questo amore senza fine. 
Nuvole bianche e mari in tempesta, stelle cadenti e lacrime negli occhi. Prigionieri di un mondo socialmente orrendo viviamo e riusciamo a respirare grazie alla verità che il cuore cerca il cuore e le mani si stringono per non perdersi tra la folla. 
E ritrovo te. Trovo sempre te e m'innamoro, come la prima volta. Continua a suonare questo nostro amore per noi, continua a sorridere. Gioisco di quel sorriso magico. 
E le stelle cadono per te perché tu possa credere al cielo ed esprimere i tuoi desideri, per affidarli ad un soffitto sconfinato. Ad un cielo immenso che ti esprime tutto l'amore che ho.

La musica non finisce mai.
Ancora. Ancora. Ancora amore mio. 
Anche quando il silenzio è fermo. Nel porto dove ho scelto di restare io Ti Amo. 

E un sorriso appare ancora. 

venerdì 10 maggio 2013

Sei una ginestra.

E così arriva al termine un'altra giornata passata tra le mura funeste di una solitudine che scava i muri e trafigge le pareti. Il silenzio viene interrotto da una musica che sguizza nelle orecchie come a portare una ventata di aria quasi estiva. Il sole è stato molto pallido e il pensiero naufragava tra le lettere mai scritte, tra le prose mai pronunciate. Il pensiero, come un aereo viaggiava verso città lontane, verso i posti del cuore. Ricordo che da bambina mio nonno mi portava al Bar del Pescatore, vicino al cimitero, dove giù ci stava la spiaggia libera. Lui dopo i bagni, ordinava la birra Moretti ed io il gelato, quasi sempre il cornetto Algida Classico, e restavamo lì, forse senza neanche conversare. Come si trasforma negli anni il peso del silenzio dettato dal ricordo del vecchio e del nuovo. I ricordi sembravano metafisici, tutto paradossalmente lontano anni luce. Ecco, la notte avanzava, un giorno in meno per arrivare alla fine dell'estate. Desideravo arrivasse settembre, con le sue prime impressioni, i suoi bagliori, l'alba di una nuova città, di un grande amore, la patria delle nuove esperienze, l'appartenenza ad un io che non è il tuo ma che ha rapito il tuo cuore giorno dopo giorno. Sognavo che i tramonti sarebbero stati finalmente degni d'amore accanto a lui, e che le prime luci del mattino avrebbero portato giorno dopo giorno certezze e sicurezze nel cuore mio. Le mani, le osservavo scrivere ansiosamente del nostro amore. Gli occhi bramosi di sonno e di sogni.dopo ventiquattro anni avevo vissuto la primavera più bella della mia vita, ero rifiorita assieme ad essa, attimo dopo attimo.
Avvolta tra i capelli e i desideri credevo che l'amore fosse quel sentimento che ti sconvolge la vita e che ti permette di sopportare tutto e di mettere a tacere tutti. Non è un film il silenzio che avvolge questa stanza, le pareti della mia anima sono sconfinate e necessitano l'abbraccio. Provate a chiudere gli occhi, a immaginare un mondo fatto da voi, io ci penso spesso e non riesco a disegnare altro che quel sorriso, quel magnifico sorriso dolce come la melodia dimezzata dal sorgere di un nuovo sole. Nel petto non un cuore ma un mare sconfinato di bontà e nella testa i colori dell'arcobaleno a misurare la felicità da donare e da ricevere. Immagini un arcobaleno nella tua testa? Credo che nell'amore esista una forma di follia pura che medita queste cose e imprime nel petto alcuni comandamenti; primo fra tutti : "il cuore conosce ogni ragione e ogni passo che fa verso di te". La melodia nelle orecchie risuona soave come a intendere che io mondo si è fermato, il silenzio ha bloccato una città (già abbastanza silente)! Danzano armoniose le corde invisibili del mio corpo tra le stelle e il rumore del mare mentre un chiaro luna riflette sulla mia pelle nuda l'abbraccio che solo lui sa darmi. 
Il cuore in gola e la gola nel cuore, le mani tra i piedi e le ossa consacrate al suo sangue.
E così, mi consacro a te immortalando la mia pelle al tuo destino, lasciando che mi scoppi il cuore d'amore e trapassando ogni avversità certa che alla meta e lungo il viaggio avrò sempre te accanto. 
Vedo in prospettiva un pavimento caldo in legno, di quei pavimenti che ci puoi camminare scalzo anche in pieno inverno ma non sentirai mai freddo. Amo quei pavimenti. Vedo i piedi arricciati di una bambina goffa che corre di qua e di la e sorride alla vita. Scoppio a vivere. Ancora. Ancora. Vedo in prospettiva un corpo solo in due anime danzanti che si toccano, si emozionano, che si baciano. Ancora. Scoppio ad amare. Sento il bisogno di restare per sempre, oltre il confine, di restare con i piedi ben saldi all'amore che provo per te. Non ci si consacra a chiunque, ami, piangi, disperi, ma consacri il tuo essere una volta sola nella vita e non lo farai mai sbagliando. 
Corro verso questa notte, che è una in meno lontana dall'odore del tuo respiro.

*con immenso amore.