Siamo nel pieno della campagna elettorale per queste elezioni comunali 2011 nella città di Crotone e la cosa che mi lascia basita sta nel fatto che la maggioranza dei cittadini si preoccupi sempre e costantemente di votare per ottenere un compenso in cambio, al contrario del bravo cittadino crotonese che stanco di vivere come non vorrebbe si preoccupa di dare il suo voto ad una figura che secondo il proprio personale criterio e metodo di valutazione, possa al meglio rappresentare la sua città.
Forse è arrivata l'ora di smetterla con questo scambio di voti e favori che in questi anni non hanno portato a niente se non al continuo e perenne degrado del sistema politico e sociale della nostra comunità.
Il voto è un diritto per cui l'uomo ma oserei dire sopratutto la donna ha combattuto fermamente, e non bisogna sprecarlo andando dietro a false promesse e cercando compressi.
Abbiamo combattuto per secoli per ottenere un Paese libero da ogni vincolo democratico, sociale, morale e culturale e siamo arrivati ad oggi schiavi di un sistema che ci sta troppo stretto che necessita il cambiamento.
Sicuramente queste elezioni porteranno il cambiamento, ma personalmente credo che se debba succedere qualcosa, debba essere in chiave positiva altrimenti si rischia veramente che non ci possa essere più un momento di svolta significativa e innovativa.
Le parole, i grandi discorsi, lasciano il tempo che trovano, la parola va lasciata ai fatti, il falso perbenismo e il moralismo costante che circolare per le nostre vie, che passa da orecchio ad orecchio e corre di bocca in bocca, deve cessare affinchè si possa costruire un futuro migliore per tutti senza distinzione di età o sesso.
Crotone è stato già rimarcato più volte che è una città dalle mille risorse, ed è inutile esaltare ciò che non possiamo tastare con mano e oramai non possiamo nemmeno vedere, è inutile fare parole sulla pulizia della città, sulla buona amministrazione di essa se nessuno se ne cura realmente fino in fondo.
Questa campagna elettorale porta avanti progetti ben organizzati per dare una svolta significativa al nostro territorio e non bisogna disperdere il tutto per antipatie o simpatie, bensì urge il bisogno di concretizzare quali sono gli ideali di ognuno e applicarli in un voto.
Basta con questa Crotone al degrado, basta lamentele da parte dei cittadini, basta discutere e infierire su quello che ormai è palese ed evidente, la svolta è nelle nostre mani, il futuro è l'uomo a costruirlo, gli eventi sono sono una componente essenziale ma non decisiva di ciò che accade in noi e attorno a noi.
La rivalità e la conflittualità tra gli uomini è radicata da molti secoli oramai, la manifestazione più attuale è proprio quella di acquistare ininterrottamente potere dopo potere creando solo diffidenza e poca concretezza, il fine della società, della nostra società in particolar modo invece, non è un bene individuale come apparentemente sembra sia stato evidente in alcune occasioni durante questi anni, bensì un bene comune che rappresenta la collettività, è il fondamento dell'autorità che si associa alla moralità, alla giustizia e alla rettitudine.
Dovremmo tenere sempre a mente questi principi, perchè aspirando ad un bene comune si possa amministrare in maniera positiva la legge senza distinzione tra legge giusta ed ingiusta; una legge ingiusta difatti non è una legge.
Lo sviluppo sociale e territoriale della nostra Crotone deve essere composto da una società di uomini liberi, che credono e si aggrappano a quei valori che hanno messo le basi per questa città, per questa Patria; l'errore di fondo è proprio l'oscurare la fede che è in noi, una fede non religiosa, temporale o secolare relativa alla vita terrena, non una caricatura di valori spirituali, ma un insieme di convinzioni della mente e del cuore che si riferisce ai dati essenziali del vivere insieme nella città terrena.
Non c'è società politica quindi senza un bene comune, e tutto ciò dovrebbe far riflettere, perchè attenendoci al sistema e ai modi di fare assunti dalla maggioranza della popolazione non si otterrà un cambiamento ma un declino.
La libertà consiste nello scegliere, nel poter scegliere, non bisogna farsi corrompere da promesse inutili e vuote, non bisogna credere che le cose cambiano in base a compromessi, bensì bisogna credere che siamo noi a dare un senso a queste elezioni, con il nostro voto, andando a votare chi meglio crediamo possa rappresentarci.
Un antico aforisma diceva che : "se si ha un sogno, bisogna a tutti i costi lottare per conquistarlo", bene, è arrivato il momento di accendere le nostre passioni, di smetterla di astenersi ad ogni elezione comunale,provinciale o di altro genere, c'è bisogno di fare i conti con se stessi e decidere di partecipare attivamente alla rinascita della città.
Non si deve aspettare che gli altri facciano le cose per noi, non si deve aspettare un sindaco nuovo, un nuovo datore di lavoro, un colpo di fortuna perchè le vite di ciascuno di noi cambino, ci si deve fare i conti con la propria coscienza e attuare al meglio quelli che sono i nostri ideali.
Vi è la necessità di unire le forces propres, soltando riconoscendole e associandole in forze sociali l'emancipazione umana sarà compiuta.
alessia barresi
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