venerdì 20 gennaio 2012

Diventare sindaco è vincere la battaglia. La guerra, ben altra cosa, è saper governare.

La sinistra che abbandona la sinistra, la crisi c’è e si vede.
Tempo scaduto per il primo cittadino di Crotone, Peppino Vallone, Sel “Sinistra, ecologia e libertà” pronta ad abbandonarlo.
Sono mesi che il partito di Nichi Vendola manifesta la sua disapprovazione nei confronti della Giunta Comunale, recentemente anche in maniera attiva, disertando alcune sedute del consiglio in segno tangente di protesta. ( Il gruppo consiliare è composto da i due consiglieri Sergio Iritale, ex presidente della Provincia di Crotone e da Pantaleone Megna ).
Ultimatum su ultimatum sono arrivati negli ultimi mesi al Sindaco per cercare di migliorare la situazione della città di Crotone; ma appare chiaro ed evidente che gli sforzi da parte della popolazione crotonese o meglio delle 12.938 persone che hanno voluto riporre le loro speranze in Vallone, siano state totalmente vane.
I termini per Sinistra, ecologia e libertà sono scaduti, si è aspettato sin dopo la pausa festiva, ma la pazienza era stata già persa da un pezzo poiché secondo una nota scritta dal movimento stesso : “non sono stati usati i giusti criteri di meritocrazia e giustizia, i quali dovrebbero essere di appartenenza di un ente come il Comune”.
La protesta nasce da una non curanza da parte del Sindaco e della sua giunta in merito ad un coinvolgimento attivo nelle questioni della città, ad un estraniamento forzato che spinge i rappresentati del partito ed il partito stesso ad alzare la voce, a farsi sentire e in misure estreme a dissociarsi, in questo caso volutamente, da tutto ciò. Il punto di domanda che Sel si pone è come mai le forze politiche di maggioranza non vengono coinvolte in decisioni e situazioni importanti come potrebbe essere quella del Piano Strutturale, o della Bonifica e così via. L’out-out si conclude aggiornando la riunione a lunedì con la speranza da parte del Partito che qualcosa possa seriamente muoversi nei prossimi giorni a favore della città.
Il problema sostanziale che travolge tutta l’Italia muove da una ricerca di una giustizia sociale e dal fatto che secondo Vendola e i suoi seguaci , il PD non deve essere solo una testimonianza bensì una svolta completa e concreta. Questa tanto decantata giustizia sociale non deve essere solo enunciata, la teoria senza la pratica serve a ben poco.
E questo vale ovviamente anche per Crotone, prendere posizione proprio come hanno fatto i consiglieri rappresentati della Sel crotonese, non partecipando alle ultime riunioni in segno di protesta, alzando la voce e facendo sì che in un modo o in un altro vengano ascoltati e considerati.
Qui non si controbatte la destra o la sinistra, il concetto espresso e il disagio attuale sta proprio nel fatto che vi è una mancanza d’interesse da parte del primo cittadino, vi è un’organizzazione arrangiata che preme e ruota attorno sempre alle stesse persone e tutto il resto è tagliato fuori. La Sinistra, come qualsiasi altro partito, non deve essere solo un’ideale, non deve essere solo decantata a parole bensì  deve essere strumento attivo e parte integrante del nostro sistema di governo comunale. Quello che dovrebbe far riflettere il nostro sindaco è una cosa sola : se il crotonese lo ha riconfermato e rieletto è perché sicuramente crede ancora in un’ideale di sinistra indubbiamente ma anche perché ha sperato e creduto che qualcosa potesse davvero cambiare.
Dunque ciò che chiedono tutti i cittadini e come sopra citato alcuni partiti tra cui Sinistra, ecologia e libertà è solo una semplice cosa : essere chiamati in causa, poter mettere bocca e dare il proprio contributo sui progetti seri della città e soprattutto smettere di credere e iniziare a cambiare il nostro territorio.
“Tema:
-Cosa pensi della giustizia sociale crotonese.
-Svolgimento, come si può parlare di qualcosa che non esiste?”
(Anonimo)
Alessia Barresi


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