"Me ne andavo, coi pugni nelle tasche sfondate; anche il mio paltò diventava ideale; andavo sotto il cielo. Musa!"Non c'era molto da capire nei confronti di colui che sfregasse il senso contro il muro e sognasse ancora un po' mentre l'asfalto rovente oramai faceva da cornice a qualcosa di inesistente. Leggevo corrispondenze di lettere e mi innamoravo di qualcosa di stupefacente, ecco la realtà si mischiava come sempre all'immaginazione e mi faceva sorridere pensare che milioni di persone come me ancora ci speravano. Allora niente era tutto perduto, allora il vero senso della vita era tutto totalmente racchiuso nella parola amore?!Chissà se le ispirazioni migliori venivano dalle persone o dalle proiezioni che noi ci facevamo delle persone, delle cose e delle situazioni; era un modo immaginario forse, o forse ancora era un mondo parallelo che solo alcuni riuscivano a vivere.Scrivere era diventato una necessità vitale, io scrivevo per sentirmi viva, e sentivo che i miei polmoni respiravano a pieni ritmi solo quando appoggiavo le mani sulla tastiera o ancora meglio prendevo una penna in mano. L'amore era un clichè troppo romantico per me, la scrittura, la poesia, le parole erano il vero rapporto con il mondo, il vero rapporto con me stessa. Non sapevo bene se avessi conosciuto il vero amore, ma sapevo certamente che avevo collezionato una serie di fallimenti, l'uno dopo l'altro che mi avevano reso la donna di oggi, non quella di domani, quella che si era alzata stamattina; la solita. Si la ragione conosce cose che il cuore ignora, si che il cuore prova emozioni che il cervello percepisce solo al cinquanta percento ma che importa ... !!Mi seccava dire sempre le stesse cose per compiacere le persone. L'amore non esiste, l'amore è egoismo e pochi avrebbero accolto questa parola come fosse Vangelo. Chi non era stato tradito dal sentimento, chi non aveva mai avuto il cuore infranto? Tutti perchè si sa, è una comune, nella vita tutti provano anche solo una volta una sigaretta, tutti provano anche solo una volta una birra, e proprio questa iniziazione all'amore, alle prime cose che ci fa capire cosa ci piace e cosa odiamo,cosa è adatto a noi e cosa no.Inutile prendersi in giro quando diciamo che l'amore è la cosa più bella che c'è. Hai quindici anni e t'innamori e soffri perchè i ragazzi adolescenti pensano solo al sesso e non al sentimento (svuotarsi le palle è più importante di regalare un sorriso alla persona "amata"); hai venticinque anni e sei in cerca del vero amore con cui poter fare un figlio, se ti va bene ti sposi e procrei, nel peggiore dei casi resti single e ti godi la vita come viene; hai trentacinque anni e sei più frustrato di un ventenne se la vita non è andata come l'avevi programmata (sempre sentimentalmente palando), arrivi a cinquanta che se le cose ti sono andate bene c'hai l'amante e se ti sono andate male una moglie/marito rompi coglioni che ti cucina sempre la stessa minestra da trent'anni. Perciò inutile anche battersi per qualcosa che non ci renderà mai perennemente soddisfatti, siamo in cerca dell'amore, lo troviamo e ce ne stanchiamo, lo perdiamo e diventiamo dei vegetali, o in alcuni casi, persone senza carattere, autostima e quanto altro. Ci scanniamo come belve inferocite nell'arena quando ci toccano ciò che è nostro e poi non perdiamo occasione per tradire la persona a noi cara, per insultarla, infangarla e denigrarla. Cosa abbiamo di normale? Nulla, siamo anime disperate in cerca di qualcosa che ci faccia stare bene, ma oramai è risaputo che si sta bene solo quando il cervello tace e il cuore si rassegna all'idea che saremo sempre insoddisfatti. L'amore vero è sopportarsi, nulla di più e niente di speciale. Quando il mondo lo capirà, allora potremo fare un figlio con una persona senza che tutto il contesto ci giudichi, quando il mondo lo capirà allora potremo intraprendere un vero viaggio alla scoperta di noi stessi. Se non ci accettiamo noi e ci andiamo stretti non possiamo pretendere che qualcuno ci resti accanto sempre e comunque in nome dell'amore.
Spiegami come il lume della notte,come il delirio della fantasia. Spiegami come la donna e come il mimo, come pagliaccio che non ha nessuno. Spiegami perché ho rotta la sottana: uno strappo che è largo come il cuore.
martedì 18 settembre 2012
Macchina amata delle qualità fatali : l'amore.
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