lunedì 29 agosto 2011

Pensieri di Marzo.


Arrivi nei giardini di Marzo,ti siedi sotto un cipresso,ti spogli di ogni speranza,ti riempi di aria nei polmoni,respiri l'odore delle prime margherite di campo. Vorresti scioglierti al sole,donare te stesso, ma non puoi, non sei ancora pronto. Immagini che i fili d'erba tra i capelli ti scorrano veloci, delicati, profumati di primvera. Ti stendi, pensi a te, all'amico perduto, alla sigaretta spezzata prima di andare a lavoro, alla storta che hai preso alla caviglia per la fretta di arrivare a casa. Pensi a tuo padre che ti aspetta seduto a tavola per fare quattro chiacchiere con te, pensi ai fatti tuoi, ai tuoi problemi, al rumore delle auto che ti passano accanto di fretta e ti domandi "ma cosa mai avranno di importante da fare che corrono così?". E non ti sai dare risposta. Guardi il cielo, speri in Dio, speri nel fato, speri che la tua storia non diventi qualcosa di malvagio, speri che i tuoi sogni si avverino. T'immagini con l'abito bianco, ma non riesci ad immaginare chi ci sia al tuo fianco, come sono buffi i sogni, crediamo di poterli gestire ma non sappiamo neppure noi cosa desideriamo veramente.
Smetti di sorprenderti quando ti capitano cose belle e inizi a sperare quando tutto va male, resti seduto sul prato, respiri i tuoi affanni, senti il tuo cuore battere in preda all'ansia del futuro, ti accorgi che non puoi farci niente, puoi solo curare l'amarezza; puoi affondare un quintale di zucchero nel tuo cuore, renderlo meno duro, ma non puoi cambiare la realtà.
Quando si smette di sperare? Quando inizi a sorridere alla vita e ti rendi conto che la felicità è dietro l'angolo, che basta fare due passi, accendersi una sigaretta, guardare la gente con occhi diversi, allora vivi. Stai bene, ti rallegri da solo e per piccole cose. E ti rendi conto che quel sole ti sta già riscaldando senza che tu glielo abbia chiesto.

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