Il lunedì?
Lo odio.
Profondamente.
Sapete perchè?
Perchè era uno dei giorni più felici della settimana un tempo, adesso è solo ansiolitico.
Spesso mi sono chiesta a cosa serve sognare, e tante volte in passato non mi sono riuscita a dare una risposta vera e concreta.
Ad oggi penso che sognare ci renda liberi dalla vita vera, da tutto quello che succede nel mondo, da tutto quello che ci affligge, da tutto quello che non abbiamo.
Ma si può vivere di sogni?
Si possono costruire castelli basati sulle illusioni e sulle paranoie?
La felicità dura un attimo e tutto il tempo restante?
Cos'è per voi la felicità?
Io penso che essere felici implichi uno sforzo maggiore di essere tristi, essere felici è una scelta di vita che costa cara al giorno d'oggi.
Essere felici vuol dire essere soli tra la folla triste, essere felici vuol dire sacrificare la propria vita in nome di un ideale, di una scelta, di un lavoro, di un amore, di un amicizia.
Tutti pensano che la felicità risieda nell'essere fidanzati, nell'essere circondati da 1000 amici, nell'avere la famiglia perfetta, il lavoro, i soldi. Ma non è così. Essere felici vuol dire avere la pace nel cuore, essere predisposti a tutto e a rischiare tutto per giocarsi anche l'ultimo brandello di cuore e di cervello.
Vivrò ma non vivrò.
Ecco la risposta. Io sogno perchè mi sento libera da tutto e da tutti.
Ma al mattino, bè al mattino è un'altra storia, si ricomincia con la tristezza a muso duro, si ricomincia a combattere, la notte è passata e il giorno si presenta alla tua porta.
Mi mancano i tempi delle spiagge sperdute per le stradine di Capocolonna dove il sole sbatteva sul mare e il vento tra i capelli mi sussurrava che va tutto bene e che l'amore è sempre troppo poco.
Mi manca si sognare ad occhi aperti e sentire nelle orecchie il rumore dei gabbiani che corrono sul mare.
In quelle giornate di quasi primavera io riscoprivo cosa significava essere Alessia, cosa voleva dire essere contenta di quello che avevo e non pensare a niente piu'.
Vi è mai capitato di sentirvi al sicuro tra la terra e il cielo?
A me si, tanto tempo fa. Eppure il tempo passa e non possiamo farci niente, dovremmo adattarci a nuove situazioni?
No! Io scelgo di restare così come sono e di combattere per soffrire un po' di meno.
Ci proverò con tutta la forza che ho.
Sempre.
Spiegami come il lume della notte,come il delirio della fantasia. Spiegami come la donna e come il mimo, come pagliaccio che non ha nessuno. Spiegami perché ho rotta la sottana: uno strappo che è largo come il cuore.
lunedì 20 febbraio 2012
E al mattino invece (...)
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