martedì 20 marzo 2012

Ai miei cari amici degli Sparks Around !


Il rock non è altro che una traduzione dei suoni brutti e irrazionali dell'ambiente industriale in linguaggio musicale.
Ed è proprio quello che vogliono trasmettere gli Sparks Around, un gruppo musicale di giovani artisti emergenti crotonesi che mescolano poesia e musica rock.Alla chitarra Alessandro Calvo, al basso Salvatore Parise, alla batteria Daniez Lombardo e il cantante, che combina al meglio voce rock e melodica, Andrea Astorelli.
La loro musica affonda le radici nel miglior rock anni ’70 e prende sfumature psichedeliche, cross over e blues, il nome del gruppo nasce in modo simpatico e spontaneo dal quartiere o meglio ancora dal garage del chitarrista, dove lui e il bassista si incontrano tutte le sere da circa 10 anni; ed il significato è proprio “Scintille Intorno”.Scelta innovativa quella di adottare la lingua italiana nel rock per trasmettere meglio il loro messaggio, ovvero quello di protestare contro ciò che di degradante può succedere nella vita di ogni uomo e intorno ad esso.La band  è stata formata nel 2008, quando dopo aver trovato il giusto sound, con una partecipazione attiva e significativa da parte del batterista che viene dal cross over, esce il loro primo album : “L’Era Decadente”.Da tempo si esibiscono in vari luoghi della Regione Calabria e il 15 maggio parteciperanno al Contest Nazionale –Bside di Cosenza.
Un mix perfetto quello di combinare musica rock con testi italiani molto forti, sentiti, che non offrono soluzioni ai drammi esistenziali che la vita quotidianamente pone davanti ad ogni singolo individuo, bensì proprio perché musica, offrono una via d’uscita dalla monotonia, dalla solita routine.Un modo per tendere gli orecchi e lasciare che sia la musica a fare il suo dovere nell’animo di ogni persona senza troppi sforzi.A dimostrazione che il talento esiste ancora, che la città di Crotone produce talenti all’ordine del giorno che non evadono per cercare il successo ma anzi, restano e danno il loro contributo per far vedere che il risvolto della medaglia in questa città c’è.
Quale miglior modo se non attraverso la musica per esprimere la decadenza in cui l’uomo è caduto nel corso degli anni?Qualcuno sosteneva che la musica fosse la melodia dell’anima e a quanto pare con questo gruppo emergente questa frase ci ha preso parecchio, il talento c’è e si vede, la voglia di esprimersi, di trasmettere e anche di coinvolgere è presente negli Sparks Around.
Al giorno d’oggi, presi dalle solite problematiche, dai classici affanni, dalle solite inutili polemiche, cercare l’evasione è sempre più difficile; scoraggiarsi invece, per la povertà che affligge il nostro territorio, per la mancanza di alternativa, per la poca partecipazione popolare ad ogni forma di innovazione di vario tipo invece, è la via più facile.La musica offre un’alternativa, la musica permette di credere che ancora sia possibile che il talento venga premiato, venga ascoltato ma soprattutto che lasci un barlume di speranza a chi ha un sogno nel cassetto e intende perseguirlo ad ogni costo.Crotone rinasce attraverso la voce di un giovane che crede in quello che fa, si emoziona per il suono di una chitarra e si perde in un intramontabile rock misto alla vera poesia, alle emozioni che suscitano le dita posate su di un basso, alla tenacia e alla grinta di un batterista.E’ possibile credere che questa città produca talenti veri, originali che fungano da balsamo per le piaghe di un territorio gettato nello sconforto e nella desolazione personale e popolare.
E sono proprio gli Sparks Around che si fanno testimonial di un rock fatto di proteste, arrabbiato e in progetto di fermare l’offesa più grave che si possa fare alla nostra intelligenza di esseri umani, al nostro diritto di esprimerci come vogliamo e al nostro desiderio di realizzazione personale.
Jimi Hendrix diceva che “Un giorno anche la guerra s’inchinerà al suono di una chitarra” e indubbiamente questo talentuoso gruppo ne è a dimostrazione in un ambito più piccolo e oserei dire limitato ma che comunque evade rompendo gli schemi e i bigottismi tradizionali della nostra città.
 Alessia Barresi


 
 

1 commento: