giovedì 11 aprile 2013

L'hai mai detto?-Ti amo, non posso vivere senza di te.

Non so dove s'incontrino le anime prima di innamorarsi, ma so cosa succede quando l'alchimia tra la parti scoppia e tutto prende forma. Anche quando le giornate sembrano non passare mai, anche quando il silenzio del cuore supera il rumore della gente, tutto può trasformarsi in qualcosa che magicamente risplende come il sole in estate. La magia dei ciliegi in fiore prende vita mentre le nuvole si spostano più in la. L'attimo esatto in cui il mio sguardo incrocia il tuo diventa un memoriale che non si può più cancellare, nell'aria c'è odore di festa, l'inverno è passato, la primavera scalpitante esplode nelle strade.I marciapiedi non hanno più pozzanghere dove la gente possa riflettersi nel loro destino, il granito risplende sotto i raggi del sole quasi come se fosse cosparso di magia, la sabbia tra le dita scivola calda e le onde del mare ritornano al loro andamento naturale e pacifico. I primi gabbiani arrivano sulle coste, le barche a vela spiegano le ali, torna il sorriso tra le persone, le lacrime fanno posto agli abbracci, le incomprensioni si affidano al tempo benevolo che guarisce ogni cosa.Le distanze si accorciano attraverso un sospiro ad occhi socchiusi in riva al mare, ai piedi di una montagna, per la strada, tra la gente. Gli sguardi indifferenti carichi di temporali sono rimandati alla prossima stagione delle piogge. I sogni sembrano apparire quasi concreti, la speranza dell'estate, i vestiti leggeri, i capelli senza imbarazzo, i viaggi in macchina, le avventure di un nuovo mondo. Confrontarsi senza timore, baciarsi come se niente intorno esistesse o prendesse forma. Le lenzuola si fanno più sottili, il profumo degli alberi in fiore, il cuore che batte all'impazzata, le emozioni che si trasformano in posti mai visti e mai conosciuti. In queste vie piene di odori e rumori, fatte di voci e chiacchiere tra vecchiette, freschi profumi di lavanda, sono le 11 e il sugo è pronto, i panni sono stesi, la casa è in ordine, il sole filtra dalle tende parasole, l'arancio e il giallo si mischiano tra loro sul pavimento, la televisione è accesa ma sempre in muto; il pettegolezzo popolare prende il sopravvento raccontando di una sparatoria in piazza, criticando l'abito da damigella della figlia del figlio dell'amico, della parente lontana, che forse non è neanche parente.Una donna seduta sulla passerella ammira il sole tenendo fra le mani il suo pancione, sarà un maschio? Sarà una bimba? Avrà voluto sapere il sesso prima del parto? Ma non ha la fede. Forse ha le mani gonfie, forse è una ragazza madre. Il pescatore ha buttato le reti, forse la speranza ha preso il sopravvento anche in lui o forse deve solo compiere in modo meccanico il suo lavoro ogni giorno. Chissà se oggi la sua famiglia avrà da mangiare. Il supermercato è pieno perchè il giovedì è il giorno della spesa, la gente compra di tutto, persino i coltelli di plastica che non sono buoni a tagliare neppure un filo d'erba. Risate si sentono in sottofondo, risate a crepapelle, abbracci, saluti. "Ci vediamo presto, non perdiamoci" e il sogno di sapere se quella fosse la classica frase di circostanza di chi poi appena vai via dirà : "ma vai a cagare" oppure se una conoscenza lontana è tornata vicina. Chissà.La melodia di un'alba chiara spazia all'orizzonte. Le città di mare hanno sempre un'orizzonte a cui far fede. -Ricordi, chissà cosa c'è dopo quella linea all'orizzonte. Chissà se dall'altra parte qualcuno si fa le nostre stesse domande, se qualcuno anche in un'altra lingua dice le stesse cose che dico io. -Scema, c'è la Grecia dall'altra parte e forse anche loro osservano di tanto in tanto l'infinito piacere che arreca il mare sconfinato. O forse i greci non hanno tempo neanche di emozionarsi oggi come oggi.Non è orario del caffè eppure nelle scale i profumi sono contrastanti tra loro. C'è chi ha già messo in forno la pasta e chi ancora non ha neppure ricevuto il buongiorno ed ha bisogno del caffè.C'è bisogno di tutto. -vedi, per queste vie, per queste strade, per certe case, nel mare, sul palmo della mano leggero, tra le risate e i finti perbenismi, la anime s'incontrano. Si scontrano. Fanno a botte o fanno l'amore. Come se oltre alla nostra ombra noi portassimo dietro la percezione della nostra anima, la parte più nuda di noi, quella vera. Non quella dettata dagli schemi della società, non quella parte di noi che lavora, non quella che commette errori, quella vera, NUDA, quella parte di noi che neanche noi conosciamo bene ma che possiede l'alchimia. E si incontra con quella di qualcun'altro, forse volano leggere nel tempo, ci abbandonano per un po' e vanno in cerca per noi. Forse ancora viaggiano per anni prima di portare noi alla meta o viceversa. E con fatica sfidano il destino, basta un messaggio, una parola, un bacio in fronte. Basta fare l'amore una volta sola, o forse bisogna lottare e sfidare le intemperie. Le anime sfidano tutto e tutti pur di congiungersi, si scambiano baci d'addio e poi tornano insieme, si sfiorano ma non si toccano. E quando succede che il contatto avviene tra le medesime e la nostra vita reale, allora niente può dividerle. Tutto prende forma. I sapori, gli odori, le magie, le chiacchiere, la televisione, nulla appartiene più a loro. Tutto diventa secondo la loro forma. Il sole cambia il moto di girare se solo lo volessero. Le strade profumeranno di ciò che vorranno. Il cibo con cui si sfameranno saranno baci e carezze, sarà fare l'amore come se non esistesse un domani, come se ogni attimo sia l'ultimo. Si guarderanno e si ameranno. Perchè è così che vanno le cose, un bel giorni ti alzi, la tua vita è cambiata. E stavolta non sei il protagonista di un dramma. 

Con amore, all'uomo che voglio sposare. 

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